F-Droid e il decreto di registrazione degli sviluppatori di Google: se dovesse entrare in vigore, questa sarebbe la fine del progetto F-Droid
A fronte di questa stragegia monopolistico, se sei uno sviluppatore o un utente che apprezza la libertà digitale, scrivi al tuo parlamentare, al tuo deputato o ad altri rappresentanti, firma petizioni in difesa del sideloading e contatta il team Digital Markets Act (DMA) della Commissione Europea
https://f-droid.org/2025/09/29/google-developer-registration-decree.html
@storiespettinate @parapiglia @allanon @informapirata @informatica lineageos è comunque una versione di android. O mi sfugge qualcosa? (Non ho ancora letto l’articolo)
@sabrinaweb71 @storiespettinate @parapiglia @allanon @informapirata @informatica si certo, è basato su AOSP (Android Open Source Project)
@skariko qui “open source” è relativo a “free source” o è solo open? (distinzione sottolineata da @rms )? @sabrinaweb71 @storiespettinate @parapiglia @allanon @informapirata @informatica
@ilarioq @rms @sabrinaweb71 @storiespettinate @parapiglia @allanon @informapirata @informatica AOSP è sotto licenza Apache 2 ed è quindi considerato software libero. Non potrebbe essere altrimenti perché se fosse solo source-available e con licenza restrittiva i vari Graphene/Lineage sarebbero in qualche modo illegali invece sono perfettamente leciti. Tutta la parte proprietaria, ovvero i Google Mobile Services, non è inclusa in AOSP che infatti funzionano anche senza. Il problema è che li stanno cercando di rendere sempre più necessari per la vita quotidiana.
Poi c’è tutto il nuovo problema nato da poco sul fatto che hanno deciso di rilasciare sempre più lentamente il codice sorgente creando così enormi problemi a chi sviluppa sistemi operativi basati su AOSP.
L’altro problema nuovo, quello di cui si parla in questo topic, è che vorrebbero far diventare Android sostanzialmente come iOS dove si potranno installare applicazioni solamente se firmate da un proprietario registrato (pagando) su Google.
@skariko @ilarioq @rms @sabrinaweb71 @storiespettinate @parapiglia @allanon @informapirata @informatica si potrebbe aprire la strada ai “prestanome”, che certo, se ne assumerebbero tutte le responsabilità del caso, ma … È una tecnica che forse è già stata usata.
@generalespecifico @ilarioq @rms @sabrinaweb71 @storiespettinate @parapiglia @allanon @informapirata @informatica sì era già uscito un sito web (ironico) sulla possibilità firmare qualsiasi applicazione al costo di 50centesimi l’anno, se lo ritrovo lo posto :)
@skariko @ilarioq @rms @sabrinaweb71 @storiespettinate @parapiglia @allanon @informapirata @informatica aldilà del fatto che potrebbe essere una tecnica per introdurre applicazioni malevoli ma firmate, da parte di chiunque, associarsi in uno “studio” di sviluppatori, anche solo per condividere risorse, tra cui la firma, non mi pare nulla di male.
@skariko @ilarioq @rms @sabrinaweb71 @storiespettinate @parapiglia @allanon @informapirata @informatica di fatto, la firma, finché limita la diffusione “mondiale” tramite store, potrebbe essere decente, ma se impedisce di far girare sul proprio dispositivo le proprie applicazioni seppur per uso personale, beh … A proposito, i .exe sotto Win, magari generati da un compilatore, filano “lisci” ?
@skariko @ilarioq @rms @sabrinaweb71 @storiespettinate @parapiglia @allanon @informapirata @informatica ( nota da vecchi : i .COM esistono ancora?)
@skariko @rms grazie @sabrinaweb71 @storiespettinate @parapiglia @allanon @informapirata @informatica
@skariko @ilarioq @rms @storiespettinate @parapiglia @allanon @informapirata @informatica
> vorrebbero far diventare Android sostanzialmente come iOS dove si potranno installare applicazioni solamente se firmate da un proprietario registrato (pagando) su Google.
E se fanno questa cosa, perché le custom rom si salvano e i dispositivi con android normale no? (tipo il mio telefono parzialmente degooglizzato dove ho android di google ma ho bloccato google play e prendo tutto da fdroid e aurora)
@skariko @storiespettinate @parapiglia @allanon @informapirata @informatica quindi avrebbe gli stessi problemi, perché comunque le app le prende da fdroid. O no?
@sabrinaweb71 @storiespettinate @parapiglia @allanon @informapirata @informatica chi usa LineageOS le app le prende un po’ ovunque tra cui sì, anche F-Droid volendo
@skariko @storiespettinate @parapiglia @allanon @informapirata @informatica io uso /e/ e faccio lo stesso, fdroid e se non trovo quello che cerco vado su aurora store, ma la mia domanda è: il problema rimane, perché anche se non è “quello ufficiale” è pur sempre un android?
@sabrinaweb71 @storiespettinate @parapiglia @allanon @informapirata @informatica nessuno sa come o quando verrà implementata questa modifica. Con molta probabilità sarà un controllo a livello di Google Play Protect quindi non dovrebbe intaccare gli smartphone senza ma il problema rimane anche se i fork di AOSP non ne venissero colpiti: quanti svilupperebbero ancora applicazioni per raggiungere un numero pressoché irrisorio di persone? Soprattutto se F-Droid dovesse davvero chiudere i battenti e praticamente non avessero alcuno store dove distribuire…
@skariko @sabrinaweb71 @storiespettinate @parapiglia @allanon @informapirata @informatica
Se l’Europa (invece di occuparsi di chat control…) magari obbligasse i produttori di hardware venduto in UE a rilasciare i codici dei driver forse potrebbero nascere delle rom alternative aosp con facilità di installazione alla portata di chiunque (tipo graphene, che al momento limitato solo sui pixel) e ciao ciao Google x sempre.
Ma questo sarebbe un mondo parallelo…
@jk_k2 @skariko @sabrinaweb71 @storiespettinate @parapiglia @allanon @informapirata @informatica In teoria l’obbligo c’è già, non solo in UE ma in tutti gli stati della convenzione di Berna. I driver fanno parte del kernel (Linux), che a differenza del resto del sistema è rilasciato con licenza GPL (copyleft). Alcuni produttori pubblicano il codice, altri no e rimangono impuniti.
1/n
@jk_k2 @skariko @sabrinaweb71 @storiespettinate @parapiglia @allanon @informapirata @informatica In teoria i detentori del copyright (gli sviluppatori del kernel, ma non gli utenti) potrebbero fare causa a questi produttori. In pratica non ce li vedo, ad esempio, i tribunali cinesi a sanzionare le aziende locali solo perché qualcuno in occidente si è lamentato.
Non so se si possa agire nei confronti degli importatori.
2/n
@jk_k2 @skariko @sabrinaweb71 @storiespettinate @parapiglia @informapirata @informatica se rilasciassero i sorgenti dei driver sarebbero costretti a mostrare tutte le porcate che ci mettono dentro… forse potrebbe bastare una documentazione opportuna dell’hardware per far nascere driver alternativi, ma sto solo pensando ad alta voce, non so quasi nulla di materie tecniche mobile, a parte smanettare con le custom rom negli anni d’oro.
@allanon @sabrinaweb71 @skariko @jk_k2 @storiespettinate @parapiglia @informapirata il kernel è sotto GPL, spesso¹ i codici sorgenti dei driver già ci sono
ma sono appunto delle porcate, scritte per una versione specifica del kernel android e non mantenibili nel tempo nel kernel mainline, per cui non ce ne si fa niente.
¹ a volte no, perché le violazioni della GPL non mancano
@allanon @jk_k2 @skariko @sabrinaweb71 @storiespettinate @parapiglia @informapirata @informatica
Lo sviluppo di hardware o la pubblicazione delle specifiche della interfaccia e’scelta e prerogativa del costruttore dell’hardware. Tale scelta puo’essere politica e/o di marketing, soprattutto se si parla di grandi attori.
IMHO non deve esserci lóbbligo di rivelare certe caratteristiche, se cio’non comporta disagi o problemi.
Ogni scelta porta una conseguenza.
@skariko @sabrinaweb71 @storiespettinate @parapiglia @allanon @informapirata @informatica forse come le app di Fossify, di deltachat, matrix o molte altre che sono già lì, continueranno ad essere distribuite solo sul play store. Ma di certo è una grave limitazione per chi ama il software libero. Speriamo che la modifichino questa norma anche se lo strapotere assoluto di Google fa pensare il contrario…
@luddisti @skariko @sabrinaweb71 @storiespettinate @parapiglia @allanon @informapirata @informatica questo del sideloading è un grosso problema. Noi che vogliamo usare le macchine avendone il pieno controllo dobbiamo scontrarci con la sempre minore competenza informatica e gente che cerca prodotti “chiavi in mano”. Per carità anch’io voglio che una cosa funzioni subito. Però nel tempo vorrei anche cambiarci “pelle”, potendo. E a chi mantiene l’egemonia, la scarsa conoscenza fa bene.
@sabrinaweb71 @skariko @storiespettinate @parapiglia @allanon @informapirata @informatica dipende a che livello viene imposto il blocco.
A livello dei Google Play Service, allora qualsiasi rom senza le GApp permetterà di installare tutto.
A livello di core di Android (kernel o gestore dei pacchetti) o la rom viene pesantemente modificata o niente.
Cmq si prospetta un ulteriore scenario che esecerba la cosa, il blocco dei firmware di terze parti imposto da UE.
@betelgeuse93 @skariko @storiespettinate @parapiglia @allanon @informapirata @informatica mi sento un’idiota totale a fare queste domande, sono rimasta fuori dal giro troppo a lungo. Ho cominciato a interessarmi a smartphone e compagnia da pochi anni, da quando li vedo come computer e non come telefoni.
Certe volte mi piacerebbe che ci fosse un forum o qualcosa che mi spiegasse queste cose come se fosse il 2010
@sabrinaweb71 @skariko @storiespettinate @parapiglia @allanon @informapirata @informatica il 2010 era un bellissimo anno per il modding di telefoni android. Al tempo usavo un Samsung Galaxy mini e grazie ai kernel custo da poter aggiungere alla CyanogenMod si poteva portare la cpu da 600mhz a 1.3 ghz tranquillamente
@betelgeuse93 @skariko @storiespettinate @parapiglia @allanon @informapirata @informatica per curiosità, quanto costava all’epoca uno smartphone di medio livello?
Anche se per me erano ancora telefoni e non computer quindi non mi interessavano
@sabrinaweb71 @skariko @storiespettinate @parapiglia @allanon @informapirata @informatica il 2012 per un Galaxy S3 comprato in bottega e non nei mega-negozi 650 euro.
Con 200/250€ compravi una buona fascia media. A 99 euro compravi una ciofeca che si bloccava ogni due secondi, ma essendo pochi i modelli in circolaxione si trovavano firmware moddati che li rendevano usabili.
@sabrinaweb71 @parapiglia @allanon @informapirata @informatica
Sì è un Android, non intendevo però solo quello. L’ho usato come esempio.
Anche se, ad oggi, ritengo che se si dovesse lavorare su un progetto di OS per smartphone, comunque si partirebbe da una foto di Android,inutile reinventare la ruota.
@sabrinaweb71 passo la domanda e @skariko 😅
@parapiglia @allanon @informatica