👤 Quando parli di Linux, Fediverso, Privacy, ecc … ti guardano strano
Ci sono momenti in cui ti accorgi che il mondo attorno a te non parla la tua lingua. Non quella fatta di parole, ma quella fatta di passioni. Quando dici “sto lavorando su un server”, “gestisco un’istanza Fediverse”, “mi piace la decentralizzazione”, vedi subito gli sguardi cambiare.
Ti osservano come se stessi parlando in codice binario, come se stessi perdendo tempo in un mondo tutto tuo, inutile. E invece no. Quel mondo ha valore, senso, umanità, costruzione, appartenenza.
🧠 Non mi sto isolando: mi sto esprimendo
Quando scegli Linux, il software libero, il Fediverso, non lo fai per moda. Lo fai perché credere nella libertà digitale oggi è un atto rivoluzionario. Lo fai perché vuoi essere parte di qualcosa che non è controllato da pochi, ma costruito da molti, insieme.
Ma per chi ti sta vicino e non conosce questo mondo, sei solo quello “fissato col computer”. Se poi – come me – sei anche in carrozzina, allora l’etichetta è servita: “poverino, si rifugia lì perché non ha altro da fare.”
E invece no. Quello è il mio modo di essere utile. È lì che metto le mie energie, le mie idee, la mia voglia di contribuire a qualcosa.
🤝 La rete a cui contribuisco nella costruzione è fatta di persone vere
Nel Fediverso ho trovato relazioni autentiche, collaborazione, ascolto. Nel gestire server, istanze, spazi condivisi… ritrovo me stesso. In un mondo che spesso ti fa sentire inutile, lì posso essere parte attiva.
Non serve camminare per muoversi nel mondo digitale. Basta voler esserci davvero.
🙏 Non chiedo comprensione. Chiedo solo rispetto
Non tutti devono capire cosa faccio. Ma almeno, non giudicatelo. Non riducete tutto a “passatempi da nerd”, a “roba da smanettoni”. Perché per me – e per tanti altri – questo è un modo di vivere, di partecipare, di resistere.
E se qualcuno là fuori si è mai sentito guardato “diverso” per quello che ama, voglio dirti: non sei solo.
Se ti ritrovi in queste parole, rispondi, condividi, racconta. Perché non siamo pochi. Siamo solo troppo sparsi per farci sentire.
oh, ma sai che mi hai fatto innamorare del fediverso? 😄 Grande Snow!
@roci 🤗 😊
Sei un esempio e una guida!Meriti tutto il rispetto e la stima!🫂
@snow Grazie!💪🙏
@snow Ti capisco.😞
@snow@lemmy.casasnow.noho.st grazie @snow non sei solo e cerchiamo solo il nostro modo di essere liberi.
Oh sì… raccontare a qualcuno che uso Linux, che mi interessa il software libero, o peggio che mai accennare al nuovo strumento che mi sta appassionando (emacs) mi fa sentire come se parlassi, durante una cena elegante, di emorroidi a grappolo…
(scusate il paragone assai poco elegante, ma…rende l’idea).
“siamo solo troppo sparsi per farci sentire” scrivi giustamente, ma hai ragione, in un certo senso quel che facciamo con Linux, il Fediverso ecc. è “resistenza”.
E noi resistiamo. 💪
@snow " In direzione ostinata e contraria…", ma con testa 😉
A me piace chiamarla la “sindrome del Testimone di Geova”. Conosco TdG che mi suonano il campanello per parlare e invitarmi nelle loro adunanze o sale del regno. Di solito, se non ho impegni, mi piace confrontarmi e discutere con loro. Loro sono convinti di fare la cosa giusta ed io non li contraddico, ma li stimolo, perché se fare una cosa ti piace e ti fa stare bene, continua a farla. Naturalmente una cosa che piace, la si vuole condividere con altri e non importa se al tuo inteorlocutore la cosa non interessa e ti guarda strano. I TdG mi parlano di Geova, io gli parlo del Fediverso, dei miei server, delle mie istanze. Io ascolto loro, loro ascoltano me. Alla fine ci salutiamo soddisfatti di esserci scambiati le nostre passioni.