La narrazione stessa proposta dai giganti della moda: dare la colpa agli appaltatori cinesi per lo sfruttamento dei lavoratori. Ma la verità? I veri responsabili sono i brand stessi — che massimizzano i profitti schiacciando i fornitori, sottopagati e costretti a pratiche di lavoro non etiche. Che siano contoterzisti cinesi o italiani, la pratica dello sfruttamento non cambia.
Ma tranquilli, è arrivato un accordo a risolvere il problema dei luxury sweatshops…
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