Lo sbarco di H&M nei corner delle prestigiose Galerie Lafayette a Parigi sembra stridere con la recente approvazione al Senato francese di una legge contro l’ultra-fast fashion (come riportato nel nostro post).

La mossa conferma le contraddizioni nel contrasto al fenomeno: da un lato, si colpiscono marchi low-cost come Shein (accusati di dumping ambientale e sociale), dall’altro si accoglie un gigante del fast fashion “tradizionale” in un tempio del lusso.

Protezionismo o incoerenza?

Il governo francese giustifica la legge come lotta allo sfruttamento, ma questa notizia aggiunge dubbi: sembra proprio una mossa per proteggere il mercato dalla Cina (Shein e Temu sono nel mirino). Intanto, H&M — europeo ma con supply chain globale — sembra sfuggire alla retorica anti-fast fashion.